FUNGHI TOSSICI E VELENOSI

Amanita pantherina

Amanita pantherina, Tignosa bruna, Agarico panterino

Tignosa bruna, Agarico panterino


Habitat: cresce nei boschi di latifoglie, in particolare faggi, e aghifoglie; dall’Estate all’Autunno; isolato o gregario; comune.
Morfologia: diametro del cappello fino a 10 cm; inizialmente emisferico, poi convesso e infine appianato; orlo regolare, nettamente striato; superficie vischiosa a tempo umido, ricoperta da verruche bianche poco detersili; colore bruno-marrone, bruno-nocciola, bruno-giallastro, più chiaro verso l’orlo. Lamelle fitte, libere, intercalate da lamellule; colore bianco. Gambo slanciato, cilindroide, attenuato in alto, ingrossato alla base in un bulbo quasi sferico, liscio; colore biancastro; anello ampio, pendulo, tipicamente basso, bianco; volva bianca circoncisa con tre o quattro cercini sovrapposti. Carne compatta, soda, bianca immutabile; odore leggero di radice; sapore mite.
Osservazioni: è una specie inconfondibile per le sue caratteristiche peculiari: il colore bruno e le verruche bianche, l’anello tipicamente basso sul gambo, la volva circoncisa e disposta a cercini obliqui. Si potrebbe, tuttavia, confondere con: A. rubescens, specie commestibile dopo cottura, che ha toni vinaccia in ogni parte del carpoforo, piccole verruche farinose grigiastre sul cappello, volva dissociata in squame; A. franchetii, che ha verruche, margine dell’anello e fioccosità del gambo sotto l’anello gialli.
Tossicità:provoca intossicazioni da sindrome panterinica a breve incubazione; i sintomi si presentano da 30 minuti fino a 9 ore dopo il consumo; meno rilevante è la presenza di muscarina.