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FUNGHI TOSSICI E VELENOSI

Amanita virosa

Amanita virosa, Tignosa virosa

Tignosa virosa


Habitat:cresce nei boschi di peccio o misti con betulla, su suolo acido; in Estate-Autunno; gregario; poco comune ma copioso nei luoghi di crescita.
Morfologia: diametro del cappello fino a 10 cm; inizialmente ovoide, poi campanulato, con umbone ottuso; orlo liscio, non striato; superficie liscia, vischiosetta a tempo umido, sericea a secco, con cuticola separabile; colore da bianco latte a bianco avorio con sfumature crema-ocra al centro. Lamelle fitte, libere, intercalate da numerose lamellule; filo finemente eroso; colore bianco, con riflessi rosati a maturità. Gambo slanciato, cilindroide, attenuato in alto, bulboso alla base; colore bianco, con fioccosità e lanosità concolori; anello alto sul gambo, membranaceo, pendulo, fugace, bianco; volva membranacea, avvolgente il bulbo basale, bianca. Carne non molto spessa, compatta, poi tenera e molle, bianca; odore e sapore inizialmente leggeri, poi sgradevoli, virosi.
Osservazioni: è una specie che ama il clima umido e fresco ed è praticamente relegata nelle regioni settentrionali. Assieme a A. phalloides e A. verna costituisce una triade di funghi mortali. Si riconosce per la forma conico-campanulata del cappello e per la fioccosità che ricopre il gambo. Per quanto riguarda la possibile confusione con specie bianche commestibili vale quanto già osservato a proposito di A. verna.
Tossicità: provoca intossicazioni da sindrome falloidea a lunga incubazione; i sintomi si presentano da 6 fino a 24 ore dopo il consumo.