I nomi in Italia

I nomi in Italia

Secondo le indagini più attendibili e più recenti, il repertorio onomastico italiano si compone di 17.000 "forme nominali", cioè dei vari nomi con tutte le diverse varianti, di cui circa due terzi sono maschili e solo un terzo femminile. Di queste forme nominali una netta maggioranza, circa il 57%, ha origine e motivazione religiose, in genere cristiana, con nomi biblici o legati al culto per santi particolari; si contano, anche se il loro numero è nettamente inferiore, pure forme di tradizione israelitica, a loro volta spesso entrate nell'uso cristiano, sia in anni recenti che già nel passato (specie nel caso dei nomi di profeti o personaggi del Vecchio Testamento). Il restante 43% è costituito da nomi laici di varia origine, da quelli più generici, pri-vi di significati particolari (Enzo), a quelli con valore augurale e affettivo (Gioia, Diletta), al folto gruppo delle derivazioni latine (Cesare, Giulio, Pafrizia). E poi, affermatisi soprattutto a partire dai secoli moderni, forme di matrice ideologico-politica (Roma, Nazario Sauro), nomi resi popolari da celebri opere letterarie, musicali o teatrali (Cosetta, Norma) e, in anni più recenti, da personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo (Samantha), fino ai veri e propri nomi "di moda", dalle origini più disparate. Come ovvio, tale classificazione non va intesa in modo troppo rigido, ma va considerata la possibilità di scambi e passaggi continui.