Si può combattere la malaria con la lotta biologica?

Si può combattere la malaria con la lotta biologica?

Si può combattere la malaria con la lotta biologica?
Sì, se si trovassero dei predatori della zanzara anofele, l’insetto che con la sua puntura diffonde il parassita che la provoca. In effetti pochi anni fa è stata scoperta in Kenya una specie di ragno al quale è stato dato il significativo nome di Evarcha culicivora (cioè “che si nutre di zanzare”), noto anche come “ragno vampiro“, che preda in particolare le zanzare anofele. Il ragno le riconosce dalla postura che le zanzare adottano quando riposano dopo essersi nutrite: con l’addome alzato, pieno del sangue della vittima che hanno appena punto. Si ritiene che i ragni si cibino di queste prede perché il sangue raccolto dalle zanzare modifica il loro odore, rendendoli sessualmente più attraenti per potenziali partner. Questo particolare modo di cacciare è una novità, perché finora in natura non era mai stato osservato un predatore che scegliesse la preda sulla base di quello che questa aveva mangiato. Anche se amano il sangue, comunque, questi ragni non sono pericolosi per l’uomo perché, fortunatamente, le loro bocche mancano del tutto di parti adatte a penetrare la cute.

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