LI WENXIAN (1952- 1996)

Luogo omicidi: Cina - provincia di Guangzhou.
Periodo omicidi: 1991-1996.
Vittime: 13 (giovani donne).

È il primo caso di omicidio seriale in Cina arrivato all'attenzione dell'opinione pubblica occidentale. Nel marzo 1992, viene ritrovato il cadavere violentato di una giovane donna a Hong Kong, allora colonia britannica; il corpo è stato tagliato dalla gola all'addome e le dita delle mani sono state asportate. All'epoca, il cadavere era la settima vittima conosciuta di uno Squartatore cinese attivo dall'anno precedente: la prima vittima era stata una ragazza uccisa (e con i genitali mutilati) nella provincia di Guangzhou nel febbraio 1991 e, nei sei mesi successivi, altre cinque ragazze erano state violentate, uccise, mutilate e fatte a pezzi, che venivano infilati dentro borse della spesa abbandonate tra i rifiuti. Altre quattro morirono in circostanze analoghe fino al novembre 1996, quando una donna riuscì a sopravvivere e identificò il suo aggressore in Li Wenxian, un lavoratore edile che, in precedenza aveva lavorato come contadino e si era trasferito a Guangzhou proprio nel 1991, poco prima dell'inizio degli omicidi. Arrestato, Wenxian confessò i 13 omicidi dicendo che odiava tutte le prostitute da quando una di esse gli aveva rubato del denaro. È stato condannato a morte nel dicembre 1996 per stupro e omicidio plurimo.