JOHN LYNCH (1813-1842)

Luogo omicidi: Australia - Berrima (regione del Nuovo Galles del Sud).
Periodo omicidi: 1835-1841.
Vittime: 9+, uomini.

Nasce in Irlanda ed è un uomo piccolo di statura, ma di corporatura robusta, capelli castani e un aspetto da duro. A 19 anni, viene condannato alla deportazione in Australia per aver commesso un furto. Dopo aver lavorato da detenuto come contadino in diverse fattorie della regione del Nuovo Galles del Sud, sì aggrega a una banda di rinnegati e diventa guardia forestale, realizzando una serie di furti e rapine in tutto il paese e rivendendo la merce rubata. Lynch uccide uomini durante liti e discussioni molto accese, e anche una famiglia intera; le donne sono stuprate prima di essere uccise. Come arma, utilizza un'ascia per spaccare le teste delle vittime. Commette il primo omicidio nel 1835, viene arrestato e processato insieme ad altri due complici. Nonostante faccia una confessione spontanea, la giuria decide dì non credere alle sue dichiarazioni e lo assolve, mentre i complici sono condannati e impiccati. Viene rilasciato e continuerà a uccidere fino al 1841, quando viene arrestato definitivamente dopo aver lasciato numerosi indizi sulla scena dell'ultimo omicidio, nella convinzione, dì essere «invisibile grazie alla protezione divina». Alla polizia dice di «essersi consultato direttamente con Dio e di avere ottenuto la sua approvazione per poter uccidere e rubare». Nella vita normale, riesce a camuffare bene il lato violento della sua personalità e i vicini lo considerano una persona brava e amabile, dal carattere mite. John Lynch viene impiccato il 22 aprile 1842.