RODNEY FRANCIS CAMERON (1955-?)

Luogo omicidi: Australia - Victoria, regione del New South Wales.
Periodo omicidi: 1974-1990.
Vittime: 8.

Ha un'infanzia sfortunata e turbolenta, rimanendo presto orfano. Il padre muore poco dopo la sua nascita e, dopo qualche anno, assiste alla morte improvvisa della madre in cucina, stroncata da un attacco cardiaco mentre sta mettendo un dolce nel forno. A 7 anni, Cameron viene adottato e mostra precocemente di essere un bambino molto disturbato che, spesso, aggredisce le bambine a scuola e si caccia in ogni tipo di problema disciplinare. A 8 anni, viene arrestato per aver cercato di far deragliare un treno e un gruppo di psichiatri lo giudica inadatto a qualunque genere di terapia, così viene rinchiuso in riformatorio. Liberato all'età di 10 anni, passa la maggior parte del suo tempo in strada, dove aggredisce una bambina e cerca di strangolarla. Quando la lascia andare credendola morta, in realtà la bambina è ancora viva. Un po' di tempo dopo, Cameron tenta di strangolare un'anziana signora in mezzo alla strada e la famiglia che l'aveva adottato lo caccia via. Da adolescente, cerca di strangolare una sua amica e, a 18 anni, è già alcolizzato e assume abitualmente eroina e morfina. All'improvviso, Cameron decide che ha voglia di sperimentare l'occultismo e si dedica all'adorazione del Diavolo e allo studio della demonologia. Allontana tutte le persone che cercano di mostrare gentilezza nei suoi confronti e diventa aggressivo e violento. Tenta di suicidarsi diverse volte e si sposa con una donna che ha cinque anni più di lui e ha già un figlio. Nel 1974, dopo essersi diplomato infermiere, trova lavoro e stringe amicizia con una suora infermiera che sarà la sua prima vittima (la stupra, la strangola e le infila un asciugamano in fondo alla gola). Nello stesso anno, compie un secondo omicidio e viene arrestato e condannato all'ergastolo per il primo, dopo una diagnosi che lo descrive come «psicopatico, affetto da disturbo antisociale di personalità, incapace di inserirsi nella società». Alla polizia dice che «deve uccidere tre persone». Divorzia dalla prima moglie nel 1982 e, liberato nel 1983, viene subito processato per il secondo omicidio, condannato a un nuovo ergastolo e rimesso in carcere. In prigione, nel 1986 sposa una donna con la quale era in corrispondenza da molto tempo. Nel 1989, vince un in appello presentato per protestare contro la durata eccessiva della sua pena e,nel 1990.una equipe di esperti lo giudica "pienamente riabilitato" e decide di farlo rimettere in libertà.Cameron va a vivere con la moglie,trova lavoro in una fattoria e, dopo appena tre mesi,uccide ancora: picchia selvaggiamente,stupra e strangola una donna,ficcandole un fazzoletto in fondo alla gola.Non cerca minimamente di nascondere le tracce,così la polizia lo rintraccia subito e lo arresta di nuovo,e questa volta,viene condannato all'ergastolo senza possibilità di liberazione anticipata. Nuove indagini della polizia collegano il suo nome a un altro omicidio nel 1974 che non era mai stato risolto,quello di una donna anziana uccisa con trenta pugnalate e un coltello conficcato nel collo,che,per modalità esecutive,è molto simile agli altri compiuti da Cameron. In carcere,lui nega decisamente di essere responsabile di quel delitto,ma in un'intervista esclusiva rilasciata nel 1997,confessa di aver compiuto altri due omicidi nel 1974 (un uomo picchiato a morte e una donna strangolata) e altri due nel 1990 (due donne pugnalate).